Etra è un esposizione temporanea che tratta la tematica del cambiamento climatico. Le opere proposte sono installazioni e sculture realizzate con materiale di riciclo, con interventi di videoarte.

Etra è un esposizione temporanea che tratta la tematica del cambiamento climatico. Le opere proposte sono installazioni e sculture realizzate con materiale di riciclo, con interventi di videoarte.

Le opere esposte sono fortemente legate alla storia dei materiali con cui sono assemblate: oggetti di recupero e di scarto, spesso prodotti nei luoghi scelti per l’esposizione; grazie all’intervento artistico ed alla mediazione curatoriale di Maddalena Mora, scaturisce dagli ambienti un dialogo sincero ed onesto con ciò che viene usualmente nascosto, con ciò che viene gettato.

Le installazioni, mutevoli e temporanee, sono rappresentate secondo metodi e discipline artistiche diverse: Troviamo quindi spazi verticali di carta riciclata, cariche di ricordi di ciò che furono. Proiezioni di geometrie metafisiche, quasi aurore boreali ingegneristiche stagliate sopra imponenti iceberg di plastica riciclata, che presumibilmente vivranno molto più a lungo dei soggetti a cui si riferiscono. Teche di marchi di lusso diventano invece palchi digitali in miniatura, wunderkammer che trasportano l’immateriale della recitazione in questi immobili portali blindati del superfluo.

La mostra rimarrà all'Eden Roc Hotel fino al 17 maggio e poi si sposterà a Casa Epper dal 18 maggio fino al 31 agosto. È possibile visitarla dal giovedì alla domenica dalle 14.00 alle 17.00. Si prega di rivolgersi al Concierge desk.

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Catalogo e percorso espositivo

L’allestimento prevede un percorso lineare attraverso gli spazi allestiti per contenere le serie di opere installative e plastiche.

È prevista la stampa di un catalogo in linea con l’idea promossa, quindi su carta riciclata, per declinare invece tutto il sottotesto dell’opera ad un supporto digitale tramite l’utilizzo di schede interattive evocabili tramite codici a barre.

Attraverso questo percorso eclettico e multidisciplinare, lo sguardo si volge quindi verso un futuro fragile, verso una riflessione delicata sugli equilibri naturali, sui cicli in cui inevitabilmente ogni cosa ritorna; noi, l’arte, la natura e il tempo stesso.

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1. Natura Morte 2. Wunderkammer 3. Mutamenti immutabili / La natura del tempo / Lost Element 4. Domino 5. Pegea 6. Inamovibile

Artisti

Maddalena Mora

sculture ed installazioni

Diplomata a Zurigo presso l’Academy of Flower Design, congiunge la passione per la natura e la botanica con il fascino della scultura, laureandosi all’accademia di belle arti di Brera, Milano. Attualmente lavora come decoratrice floreale e curatrice del design artistico per l’Hotel Eden Roc Ascona.

Collabora con l’istituto di architettura i2a di Lugano e insegna arti plastiche per la Scuola d’Arte Mimesi a Locarno.

Roberto Mucchiut

video installazioni

Artista multimediale e digitale con formazioni in informatica, fotografia e video, musica e sound design. Si interessa al linguaggio fotografico, alla musica elettroacustica, alla videoarte, alle nuove tecnologie e alla loro relazione con uomo, società, natura e scienza. La sua ricerca artistica, centrata sulla percezione dello spazio e del tempo, si muove continuamente tra il mondo analogico e quello digitale, tra la creazione di processi imprevedibili e l’esplorazione dell’improvvisazione come forma di sublimazione del tempo.

Collabora con altri artisti in particolare in ambito performativo per spettacoli teatrali, di danza contemporanea e musicali e sviluppa ed espone progetti personali in ambito fotografico e multimediale

Accademia Teatro Dimitri

video installazioni scelte

L’Accademia Dimitri è una scuola universitaria internazionale, affiliata alla SUPSI e situata a Verscio, nelle Terre di Pedemonte. Fondata nel 1975 su iniziativa del clown Dimitri, di sua moglie Gunda e dell’attore e mimo Richard Weber, l’Accademia Dimitri rappresenta uno dei principali riferimenti internazionali nell’ambito delle arti sceniche e del physical theatre, ovvero una forma di teatro dove sono il corpo e il movimento dell’attore ad essere al centro del processo drammaturgico. Da qui nasce un’offerta di studi in cui si combinano pratiche teatrali consolidate, movimento e tecniche circensi con processi innovativi di training, devising e pratiche performative. Oltre ai due principali percorsi formativi di base (Bachelor of Art in Theatre e Master of Art in Theatre), l’Accademia Dimitri sviluppa programmi di formazione continua, corsi su misura per aziende e anche per bambini e adulti interessati al teatro di movimento. Dal 2010 è stato formalizzato un settore di ricerca scientifica e applicata sul physical theatre e sulle sue declinazioni in ambiti artistici, pedagogici e sociali.

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1. Natura Morta

Maddalena Mora
Carta riciclata, scarti vegetali

L’oggetto è sempre stato un soggetto di particolare interesse per molti artisti attraverso i secoli. La natura morta come tematica ha spesso mutato di significato a dipendenza delle ragioni storiche dell’artista; dalla sua lettura estetica a quella ad uso didattico, al suo valore metafisico a quello invece di esaltazione dell’oggetto. In questo lavoro troviamo una superficie di grandi dimensioni composta da pannelli di carta riciclata esclusivamente dai menù dei diversi outlet che l’autrice ha recuperato direttamente sul posto.

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2. Wunderkammer

Maddalena Mora, Accademia Dimitri
6 elementi: schermi, rifiuti e materiali di diverso genere

Le Wunderkammer sono stanze adibite al collezionismo ed esposizione di oggetti inusuali. Si tratta di un fenomeno nato durante il Medioevo, ma ebbe grande diffusione nel ‘600 Barocco e soprattutto nel periodo Illuminista settecentesco. Gli oggetti presentati, atti a suscitare mirabilia (e così definiti) venivano spesso divisi in due categorie, naturalia e artificialia; oggetti particolari frutto della natura, oppure delle mani e dell’ingegno umano. In questa serie di opere, scopriamo l’accostamento di più elementi; dagli oggetti ritrovati, alle vetrine di lusso, alla videoarte.

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3. Mutamenti Immutabili

Maddalena Mora, Roberto Mucchiut
Recycled PETG, video installations

Secondo il GLAMOS, la rete Svizzera di monitoraggio dei Ghiacciai, questi hanno perso metà del loro volume tra il 1931 e il 2016 ed un ulteriore 12% tra il 2016 e il 2021. Gli oggetti presentati in questa serie di opere, sono un connubio di video arte e Scultura. al centro della sala troviamo la riproduzione del celebre Matterhorn nella forma di una scultura di PET riciclato di oltre due metri d’altezza, trasparente, fragile ma anche estremamente durevole; drammaticamente, potrebbe sopravvivere al soggetto che rappresenta.

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3. La natura del tempo

Roberto Mucchiut
Videoinstallazione

Si tratta di un nuovo lavoro che prosegue il ciclo di ricerca sul tema del Tempo. In particolare approfondisce la relazione spazio/tempo già esplorata con l’installazione “Paesaggi Asincroni” presentata nel corso della mostra personale “Kronopathia” (Bellinzona 2013). L’installazione è composta da 15 video di durata variabile (da 1 a 5 minuti) per una durata complessiva di circa 45 minuti, riprodotti in una sequenza prestabilita e in rotazione. Tutti i video trattano soggetti naturali (paesaggi, boschi, cieli ecc…), dove la relazione tra il tempo e lo spazio è evidenziata utilizzando tecniche di scomposizione dello spazio e di manipolazione del tempo (rallentamenti o accelerazioni).

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3. Lost Elements

Roberto Mucchiut
Video installazioni

Siamo lontani dall’armonia geometrica dei Solidi Platonici, collegati ai quattro elementi fondamentali descritti da Empedocle. Nell’installazione Lost Elements le immagini degli elementi originari, utilizzate per la generazione dei video, si perdono in un Caos coinvolgente. Come il nostro contemporaneo, in costante rapido mutamento, anche i quattro elementi si muovono incessantemente alla ricerca di un nuovo equilibrio, di un nuova armonia.

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4. Domino

Maddalena Mora
Scarti di bottiglie di vetro

Leonardo diceva nel sesto libro del Trattato della pittura intitolato degli alberi e verdure: “Ha messo la natura la foglia degli ultimi rami di molte piante, che sempre la sesta foglia è sopra la prima e così segue successivamente se la regola non è impedita” Questa disposizione elicoidale nella flora venne in seguito nominata Fillotassi. È interessante notare come quindi la natura esprima, da milioni di anni prima dell’avvento dell’uomo, una delle leggi armoniche più importanti di tutta la storia dell’arte; la sezione aurea. L’opera è realizzata con bottiglie di recupero dalle quali vengono ricavati sottili fogli di vetro, posizionati secondo una torsione elicoidale attorno ad un perno in metallo di una lunghezza di circa 7 metri.

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5. Pegea

Maddalena Mora
scarti di tetrapak

Le Pegee sono descritte nella mitologia greca come le ninfe protettrici delle sorgenti. Ogni corso d’acqua aveva quindi, per i nostri antenaticulturali, una relazione mitologica con la propria sorgente, così come nella concezione scientifica descritta nel ciclo idrologico, in cui la relazione è descritta attraverso le interazioni presenti in un sistema chiuso di scambio e rinnovamento basato sui vasi comunicanti e sui cambiamenti di stato dei liquidi. Il tetrapack è stata un’invenzione fondamentale per l’evoluzione del commercio dei prodotti liquidi sterilizzati. Abbiamo quindi un sistema che blocca temporalmente il degrado dei prodotti liquidi; in quest’opera troviamo un telo composto da tetrapack riciclato della lunghezza di diciotto metri.

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6. Inamovibile Immovable

Maddalena Mora
ScartI di ossa, radici e bulb

Quando parliamo di „ciclo organico“ intendiamo la crescita, maturazione e morte di qualsiasi essere vivente. La nostra terra si rigenera respirando in maniera autonoma, creando dalle macerie, crescendo forte grazie al dono di una vita appena passata, formando un paesaggio diversificato e sorprendente. L’opera si propone come un percorso serpeggiante, che totalizza lo spazio espositivo. Adagiati sul pavimento, ritroviamo scarti di ossa, bulbi e radici ricoperte da una vernice color petrolio che maschera la natura degli oggetti utilizzati, amalgamando in un unica “massa” il concetto di un ciclo naturale che non ha un’inizio né una fine, portandoci in un tempo che non é passato né futuro, davanti alla bellezza della vita che non ha fine se rispettata.

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